giovedì 13 marzo 2008

Alina Marazzi, un'ora sola ti vorrei


“Un’ora sola ti vorrei” è un film documentario di Alina Marazzi – nelle sale adesso con “Vogliamo anche le rose”. È la storia di sua madre, della sua famiglia, dell’abisso della depressione. Ne scrivo su Libmagazine (clicca qui). E ora ci penso un altro po’. Dico che una costruzione così, che si spinge nell’autobiografismo con profonda penetrazione, può essere superficialmente tacciata di presunzione. Bene. La presunzione di aver dentro qualcosa da cavare che possa interessare – che debba interessare – anche a coloro che da quel dentro sono per inequivocabile natura esclusi. La presunzione, però, barcolla, cade, crolla, s’estingue e in fine sparisce se ciò che affiora da dietro alle pareti è bello. La bellezza si nutre di presunzione, non v’è per essa altra strada. Alina Marazzi è bella.

8 commenti:

NicPic ha detto...

E' vero è bella Alina, è bello il film. Tutti noi vorremmo poter avere un filmino in bianco e nero, un diario da rileggere e da mostrare ai nostri figli. Invece nella maggior parte dei casi tutto si perde, si disgrega, si appanna. E' dura tenere in vita una persona solo con l'ausilio dei propri ricordi.

Unknown ha detto...

gia mia aveva convinto bippi e difatti l'ho visto, è bello forse
come parola è inadeguata, ma tantè.


ps.da me su temi più fragili c'è
un sondaggione sull'ossimorazione

gians ha detto...

devo vederlo, mi consigli di vederlo e bello? mi assicuri che ne vale la pena? vabbe' ho deciso di vederlo.

'o munaciello ha detto...

NIC, noi abbiamo il blog - certo, è differente, la dimensione pubblica qui prevale, ma c'è comunque della sostanza

EGINE, da te non ci sono MAI temi fragili

GIANS, vedilo, guardalo, fallo tuo

Anonimo ha detto...

Spiegami quel - che debba interessare - messo tra lineette...
te ne sarei grato

Anonimo ha detto...

Qui aspettiamo un altro documentario, nel frattempo.

'o munaciello ha detto...

DARIOSKJI, niente, cioè quasi niente, cioè l'attimo che il prodotto prende la sua vita le potenzialità diventano necessità, almeno con certi toni. Ma poi anche no, in fondo il dovere è solo una parentesi, una roba fra due lineette :)

ASTRID, quale documentario aspettate? baci ad ambi.

Anonimo ha detto...

Stasera c'è Alina a Portentone
con il suo Vogliamo anche le rose
tu ci andresti... lo so
lei è bella però
non piangere salame dai capelli verde rame
p.s. non avremo i filmini ma ci restano le foto, le polaroid e roba del genere... i blog sono un'altra cosa: roba a colori.