sabato 19 luglio 2008

appunti

All’inizio la saliva estranea provoca un fastidio dolcissimo. Le labbra schiuse, mai osato petali così. Scoprire che l’oscurità esplora più gradazioni di rosso, arpioni ed enigmi, ambivalenze e magnetismi… Poi la lingua, la prima volta è intensamente terrestre. Ogni lumaca le è fedele. Scivola, s’adagia. Ed ha sopra, dove le dimensioni sono friabili per l’umida mollezza, come una strofa d’echi...
La natura delle finzioni potrebbe smettere d’essere tale. Quale è di preciso il nodo, se c’è, fra natura e finzione? L’imitazione ha pochi pregi e troppi demeriti. Percorribile finché lo sguardo non si fa eretto. In quel momento ogni piana gli stringe la gola perché domina la sua indole una necessità di penetrazione. La finzione è l’imitazione di un panorama interno.


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Homappena visto il primo episodio della seconda serie di twin peaks
per la precisione il n° 8, regia di lynch...strepitoso: l'inizio è da antologia: il vecchi cameriere che porta il bicchire di latte nella camera dell'agente cooper... dale cooper non gary cooper e lui e dale è steso a terra con tre pallottole sullo stomaco... da anto
da antro salivale. voto 8!

Anonimo ha detto...

uè da anche tu twinpicsi?
che sarrà una malatìa?
(quel certo vecchietto è strepitoso anche se troppo magro, ma strepiterà ancora)
noi siamo arrivati al 34° minuto della puntata nr° 17 della seconda serie... siamo vicini all'epigolo, anche se un certo epigolo già ci è stato. ma gli epigoli non sono mai abbastanza...

ciao da
tanti saluti affettuosi da me
e buona domenica

Anonimo ha detto...

appunti dalla stanza rossa...

'o munaciello ha detto...

grande da :))