Il tema sembrerebbe l’avere in pugno certe cose più o meno importanti, ma tal ninn’è. Mentre una trasmissione da milioni di spettatori è in balia di una pugnetta (sì, mi pare di aver capito che una dottoressa ha manomesso un tizio dalla bella giacca) a Milano va la Torre Eiffel o giù di lì – che senz’altro, vista l’altezza, giù di lì ti scapezzi. Quanta gioia quanti abbracci. La Moratti abbraccia D’Alema che a sua volta abbraccia Sgarbi che a sua volta abbraccia la Bonino che a sua volta abbraccia Prodi che a sua volta chi vuoi che non abbracci. Tutto dietro, in affollamento da capocchia sistina, l’è un totale smerciatoio di sorrisi a tutta gengiva che si distinguono i pranzi e i pasticcini del buffet. Uno ha un filo di lattuga fra gli incisivi, anche una bella carie e un molare che s’infradicia… ma se sarà lesto nella spartizione potrà permettersi il meglio dentista che c’è. Insomma piovono quattrini nell’immediato e senza più bisogno di mediazioni s’è tutti compagnoni e taralli senza buco e vino in gargarozzo. Financo che compare egli, il boss di Mediolana, il Berlusca ch’ove punta naserchia lì stai certo che c’è il fiuto, e dice, reduce dalle corde oniriche, d’esser stato utile con le sue conoscenze fra le titolarità del mondo, che poco poco sulla Torre Eiffel s’adda erigere lo statuotto suo col camoscino in capo e col panciotto.
Qui di fianco lo vedi in variazione rispetto a come l’hai visto su libmagazine.
2 commenti:
la scarico subito sul Desk, la vignetta!
complimenti per la vittoria :D
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