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"Napule"
“Sì, io e Noemi ci amiamo”. Immaginate per un istante queste parole con stretto tono brianzolo, con le sibilanti che si scivolano addosso e le vocali posteriori chiuse. Dobbiamo fare un viaggio adesso, dunque immaginate che a parlare sia quell’omino televisivo, dietro alla scrivania nel suo studio, o piuttosto sul divano nel salotto col brandy in mano. Nel caminetto un tizzone dialoga col giallo. Uno, due quadri alla parete. Luce marrone ed intenso chiaroscuro, a reti unificate ovviamente. State immaginando? Io sì. La pelle d’oca. Un disco gira ruvido sotto la puntina mandando un piano delicato. Tutto è perfetto: l’evento storico del tipo: “Quando Armstrong andò sulla luna papà era a casa di zia Rosaria, che era l’unica nella corte ad avere la tivvù, e mia madre dormiva perché il nonno, duro comunista, era scettico verso l’america; l’11 settembre invece, era dopo pranzo ed io mi preparavo per andare al supermercato a comprare le patatine e la birra calda, e vidi lo schianto del secondo aereo”.

Qui, sommariamente, si esaurisce il mio ragionamento sulle opportunità politiche delle più rilevanti parti. Credo che qui sia anche la mia intenzione di voto, eppure ancora non l'ho colta. Credo infine che qui, dopo tutto, inizi ufficialmente l'ora in cui l'approccio a questo genere di faccende diventi finalmente del medesimo ma contrario senso unico col quale tali faccende si approcciano a me. E' stato un anno orribile, carico di lutti e perdite di parenti e conoscenti, di malattie cieche e di improvvise saette. Questo genere di esperienze, e la capacità dell'organismo umano - comprensivo di mente o spirito o comunque vogliate chiamare l'aspetto divino delle quattro ossa - di reagire e ricostruire e rielaborare, di ficcare mattoni nelle paludi finché queste non sprofondino... questo genere di cose insomma sposta il baricentro. Nei luoghi estremi si rischia il cattolicesimo, il cinismo o il romanticismo. Ma la morte, il rischio e la consumazione, sono esseri troppo umorali e geometrici per figurare valichi metafisici. Così se sei fortunato e lucido puoi permetterti di cancellare in una vampata tutte le fregnacce inutili che ti graffiano i piedi. Volare cioè, volare pazzi.