giovedì 15 gennaio 2009

trashin' tits

Ah spazzatura. Ah, donne. Questa Cristina Dal Basso, tettona professionista, si becca attacchi da ogni lato per frivolezza. Non si tollera affatto che mostri le sise, così gonfie, così assolute, così artefatte. Le zompa addosso anche la Alessandra Mussolini d’illustri natali, dimentica dei suoi antichi topless tanto quanto degli ammiccamenti della zia Sofia Loren che impastava sbattendo i seni contro la scollatura – dalla tetta alla notte degli oscar. Ebbene, non ci meraviglino le meraviglie. Il tipo pin-up è facile da caricaturare ma difficile da incarnare. Però se dopo sua maestà Monroe siamo stati capaci, qui italici, di garantire una lunga carriera a quella cafonata di Valeria Marini – lodata amica dalle medesime ipercritiche del modello pin-up, nocivo alla società e alla femminil dignità – ammettiamo pure, e con gioia, che altre ci provino. In fondo il tipo ha un notevole successo commerciale (perché è di questo che si parla, o no?). E mica offende qualcuno. Pur riproducendo chiaramente un oggetto ai fini del consumo maschile, si tratta di oggetto gioioso, positivo, costruttivo. Smuove poco, è vero, ma quel poco non nuoce. Anzi. Le donnuzze dalla sana moralità avranno il compito facilitato nel distinguere il male dal bene, e quelle dallo scivolone agevole avranno una conferma, un monito a non mascherarsi, un invito a cacciare le corone (parliamo anatomicamente) da dietro alla griffe. Altra taglia invece una sua collega. Federica Rosatelli, quella lunga, snella, bionda, romanaccia che ha la puzza sotto al naso perché ha il cesso in bocca (come dice un amico), e che programma un matrimonio con tizio dalla carriera eccellente, dalla proprietà equivalente, dal soldo facile, dal buon potere, indipendentemente da ogni implicazione non epidermica. Ecco, suggerirei a lei e a quelle come lei, la descrizione così ridotta all’essenza risponde ad uno specifico buon partito: mai pensato al boss mafioso?

6 commenti:

AE ha detto...

ma sai che c'è munaciè,
io per esempio non ero tettomane tipo...che so...un 3 anni fa....poi però..vuoi i midia, vuoi i cosi, gli amici...alla fine mo pecchè ti credi che ho cliccato sull'articolo?
per le tette, certamente!

tanto guarda, riguardo la tua riflessione...non ci sarà mai na tettona che la capirà (sò tettona, l'ha gente mi dà raggione, alla fine anche se non capisco in stà vita due risate me le faccio: parlo naturalmente di qlle dello showbiz..non me ne abbiano le tettone terrene cioè quelle che non stanno in tv...anzi, se volete ne parliamo care tettone, magari ci incontriamo fatevi da la mail in pvt dal munaciello.....vabè)e nemmanco un tettofilo (io mi salvo perchè lo so da poco no? quindi riesco ad argomentà lucidamente...vabè a parte il quantitativo di vino rosso che ho ingurgitato...però tua nonna a cena non ti puoi distrarre che subbito te lo rimette sicchè....che fai ce lo lasci? lo butti???? eh, non si può fare ecceta ecceta...dov'eravamo? ah si nella parentesi...)
perchè quando di fronte c'ha due tettone non vede più niente, anche perchè se sono davvero grosse è pure na questione fisica...
cmq io la marini la annovero più tra le culone che tra le tettone...
oh a proposito scusa se parlo sgrezzo ma è di quesso che stiamo a parlà no? eh! senza ipocrisia...quindi...

alfred hitchcock nel libro dedicatogli(a breve lo recensisco nel mio blog ti invito a darci un occhio)da françois truffaut: il cinema secondo hitchcock, discute col regista francese del fatto che per lui un'attrice per incarnare una scena erotica non sarebbe dovuta essere troppo apparisciente in senso sensual-sessuale, cioè all'occhio del maschio (nsomma non si parla di estetica oggettiva, ma di estetica puramente maschile-godereccia-vièquachetisbrano..), poichè avrebbe 'ridotto' l'effetto sorpresa-erotico di un'eventuale bacio improvviso(a quei tempi questo e qualche coscia/scollatura era il massimo).

j capit?
:)

'o munaciello ha detto...

A bbello!
Che piacere averti qui, che piacere.. averti qui.
La tettomania per me è venuta subito dopo lo svezzamento, diciamo forse anche subito prima. Diciamo che forse è stata contemporanea alle poppate. Chissà perchè. Però i midia, i cosi, gli amici, quelle cose che dicevi tu con una spettacolare lingua sgrezza, mi hanno smontato la tettomania. E' che nel privato il silicone mi sconvolge. Non lo voglio. Il silicone destabilizza il bel grasso. Si tratta di terrorismo. Al massimo di chewingum.
Quindi, parlando di modelli cinetografici, sostengo il trionfo della tipa kubrickiana: dalle vittime di clockwork alle carnefici di wide shut - facendo dovuta eccezione per la wendy di shinin'! - cosce lunghe, esili, tetta presente ma a misura di palmo, pelo rado e possibilmente fulvio, espressione trasversale.
Truffaut lo trovo eroticamente avvilente, hitchcock lo trovo eroticamente geometrico (e considerando che mi turba l'eros nero e s-misurato di lynch...), ma verrò a leggerti perchè sono sicuro che con un goccio di vino (ma cosa è? montepulciano?) lo farai irresistibile.

Anonimo ha detto...

La sai una cosa, io ero venuta qua ho detto dai che vediamo cosa fa il munaciello e poi ho visto questo post superbellisssimo e poi ho detto aspetta va' che adesso gli dico una cosa anch'io che insomma non è mica che perché sono una femminuccia non posso anch'io dire la mia sulle tette e sulle tettone e su quelle che ce l'hanno con le tettone fresche solo perché a loro adesso gli cascano sulle ginocchia e poi ho visto questi due commenti extrasuperstrepitosi e io a questo punto ho detto ma io cosa scrivo a fare perché al confronto ci farei una figura di cacca ci farei e allora niente, chiudo qui e me ne vado senza dire niente, ciao.

AE ha detto...

Ma no barbarella resta co noi!!
ci nteressano le opinioni di una portatrice sana di tette :)

Per rispondere nvece al munaciello,
mi risulta che zio stanley selezionasse (con proverbiale puntiglio) personalmente le donne dei suoi film, dalle protagoniste alle comparse..

sono parzialmente d'accordo co te sul silicone, e dico parzialmente essendo io più visivo che tattile, ma certamente mi trovo d'accordo con te e zio stanley sulla bellezza delle 'sue' donne.
In particolare, se permetti, ne è un manifesto l'algida (da non confonde coi gelati) N.Kidman nell' Eyes wide shut che di tette non ne ha tantissime però ecco poi diciamo che in quanto a fortuna...
io mi ricordo lo andai a vedè co altri due balordi di amici miei e sulla prima scena, quella dove lascia cadere il vestito a terra, accavallammo le gambe in sincrono :)ùù ma siamo su alti livelli (naturalmente parlo della sensibilità artistica di kubrick e non delle di noi imbarazzanti erezioni)

Tu dirai: eeeh addirittura da accavallà le gambe?

e io: eh! addirittura si..!

'o munaciello ha detto...

BARBARA, il tuo commento è il più extra super fra tutti :))

TEOSTRATO, ah quanto era bella nicole prima di chiamare l'architetto pe'zzigomi!

Anonimo ha detto...

cavolo..mi gira la testa.