martedì 15 dicembre 2009

o mia bella madunina n°2

Eginone, ti capisco. Ma è più forte di me. Ancora ne rido. Pur ammettendo che Berlusconi non potrà che trarne giovamento, a livello d'immagine ma anche politico, è la sua salute mentale che mi preme. Il nano deve capire che la realtà è diversa da quello che lui vende da decenni. La realtà a volte ha espressioni autentiche. In ogni suo show la semantica ha una diversa taratura e diverse dinamiche. La parola può essere tagliente, polemica, tanto basta una battuta o un capezzolo che sborda a ricomporre gli animi. Ma la realtà no. Se nella realtà cammini in bilico su un filo di muco, prima o poi caschi, prima o poi becchi il tipo che non sei riuscito ad educare con mediashopping.
E poi, ogni pop o rockstar vanta il suo seguito di maniaci e mitomani. L'icona, dicevamo mettendolo sul busto del re lucertola, è anche questo.

7 commenti:

alfredo ha detto...

Muna, smetti pure di stressarti con la tesi, ho passato alcuni post alla Sorbona di Parigi, pare vogliano conferirti una laurea honoris causa, in semiologia, grafica acrobatica e regia offensiva

davide ha detto...

ciao ciro.

Ugolino Stramini ha detto...

Devo, per riconoscenza, ma soprattutto per competenza, citare l'ultimo post di davide, l'uomo in fumo, ed il bel libro di De Lillo, e dentro il libro il ragionamento che fa ad un certo punto un personaggio misterioso in odore di sovversivo: dice che in fondo le torri furono costruite come una sfida che non poteva non essere raccolta da persone che non si è riusciti "ad educare con mediashopping", o almeno non con quello de noantri.
Non c'entra un cazzo la politica; molto di più la sociologia e la psicologia. Come dice bene Galatea, alcuni passano alla storia costruendo imperi, altri incendiando templi, altri uccidendo pop-star, altri lanciando souvenir in testa ai primi. Fate il vostro gioco.
(muna, torna al lavoro!)

Unknown ha detto...

se quello che è successo fosse realtà, avresti anche
ragione, ma a parte le ferite tutto il resto è fiction
non vale uccidere il tiranno se lo fai per sbaglio,
il matto o mezzo matto interpreta un parte, inconsapevole di tutto recita male è goffo, questo
picchiatello non sa nemmeno cosa sia mediashopping,
insomma si vale la regola della rockstar che si tirano
dietro i maniaci, ma questa è una farsa e ora gia che
ci sono mi è venuta voglia di farci su una risata,
ma credimi la realtà è un altra cosa, e la sua salute mentale è più forte di prima, scusami per questo lessico privo di originalità, e le mie idee ne sono
lo specchio, avrei bisogno di vederti un po di più,
ciao

Tess ha detto...

a John Lennon andò peggio

'o munaciello ha detto...

alfredo, ma io a francese sto messo manco la chiavica! diglielo, cortesemente ma rifiuto :))

ugolino, vado a leggere davide.. quanto a galatea, insomma, non mi pare scopra l'acqua fresca che è sempre esistita.. è sul discorso del passare alla storia che non mi ritrovo. Quale storia? Intendo, siamo certi che la storia che racconterà le gesta del nostro premier sia degna di seguire a quella che l'ha preceduta? Non so, mi sembra che appartengano a categorie differenti. E hai ragione: non c'entra niente la politica. Non c'entra più. E' una storia di cartapesta, alla prima pioggia si mischierà ai funghi.

egine, non so, l'idea del re mi da la nausea. Dove vivo ce ne sono quasi in ogni quartiere, e non hanno corona nè doveri verso la collettività, ma al momento delle elezioni sanno dove indirizzare i voti. Credo che i re esistano solo per essere accoppati con o senza consapevolezza. Questo Tartaglia ne avrà di certo una. Potrà essere confusa, certo, in balia di un miscuglio emotivo magari. Ma credo sia abbastanza pura: bianco e nero, bene e male, io e Silvio.
E non scusarti egino', io adoro come pensi e cosa scrivi.

Tess, c'è ancora tanto da imparare dai mericani!

Unknown ha detto...

Ciro io non dimentico mai dove vivi e con quali
ospiti la dividi, il tuo odio per quella prepotenza
è anche il mio solo che io non la subisco perlomeno
sento meno quell'oppressione, anche per questo mi
godo la tua creatività e il tuo lessico, tutta cristalleria
boema nonostante tutto.